Nell’ottobre 2017 l’Associazione Rut ha avviato presso l’Oratorio di Zanano il progetto “Spazio incontro” per preadolescenti che frequentano la scuola secondaria di primo grado con una particolare attenzione ai ragazzi/e segnalati dai servizi sociali territoriali mediante l’equipe prevenzione del disagio e il servizio tutela minori.
L’esperienza nata in accordo con la Civitas SrL che gestisce i servizi per minori della Comunità Montana di Valle Trompia ha voluto essere una risposta radicata nel territorio in relazione ai bisogni di protezione dei minori, risposta alternativa al ricorso alla comunità educativa residenziale.
Trattandosi di esperienza sperimentale ha visto nel periodo ottobre 2017- maggio 2018 l’attivazione solo di alcune delle azioni previste in fase progettuale, e si è proceduto a modulare la proposta in base alle esigenze dei preadolescenti partecipanti; per questo si è deciso di mantenere contenuto il numero dei ragazzi frequentanti, soprattutto in considerazione della presenza di 4-5 minori segnalati dall’equipe del disagio e della tutela. E’ stato strutturato un gruppo di 14-15 minori, e lo si è mantenuto costante nell’arco della prima annualità di progetto, e ogni nuovo ingresso ha visto il coinvolgimento dei ragazzi stessi per non creare problemi di equilibrio al gruppo stesso. Buona parte del lavoro infatti è stato dedicato al consolidamento del gruppo, a creare appartenenza, elementi questi fondamentali per garantire esiti adeguati all’iniziativa.
Alla ripresa nell’ottobre 2018 il gruppo è stato allargato a 23 ragazzi/e di cui 6/7 segnalati dai servizi sociali della CIVITAS.
Gli incontri sono stati attivati a partire da gennaio al 1 giugno 2018 nelle giornate di martedì e venerdì dalle ore 14,30 alle ore 17,30 per complessive n. 54 aperture. E’ ripartito con l’a.s. 2018-2019 in data 09 ottobre, sempre nelle giornate di martedì e venerdì. Da ottobre a dicembre 2018 sono stati realizzati n. 21 incontri. Complessivamente nel 2018 sono state garantiti n. 75 incontri di tre ore ciascuno.
La struttura degli accessi si è articolata essenzialmente in tre momenti: attività di supporto scolastico (dalle 14,30 alle 16,00), merenda e gioco libero (dalle 16,00 alle 16,30) e attività laboratoriali, quali ludoteca attiva o realizzazione di cortometraggio (dalle 16,30 alle 17,30). Per entrambi gli accessi previsti dal progetto, sia in ingresso che in uscita, è stato attivato il servizio di trasporto da parte dei volontari dell’Ass. Rut, al fine di rispondere maggiormente alle esigenze di alcune famiglie.
L’azione si rivolge a:
- Ragazzi/e che manifestano segnali di disagio evolutivo, segnalati dai servizi sociali territoriali;
- Ragazzi/e che hanno bisogno e voglia di condividere momenti di socializzazione con altri coetanei, anche sperimentando occasioni di impegno solidale.
- Preadolescenti a rischio esclusione dal percorso scolastico o in gravi difficoltà di apprendimento, anche per scarso interesse nei confronti del percorso scolastico, o che evidenziano criticità nel percorso di acquisizione delle competenze in specifiche discipline o materie.
Obiettivi e finalità:
- consentire ai ragazzi/e di sperimentare relazioni significative con figure adulte per consolidare l’autostima e la fiducia in se stessi e con i coetanei per fare un gruppo e per stare insieme in maniera funzionale e costruttiva;
- prevenire l’acuirsi di vissuti di disagio e contenere gli elementi di rischio evolutivo;
- favorire il recupero di motivazioni e interessi in relazione al percorso scolastico recuperando lacune e fragilità negli apprendimenti;
- consentire ai ragazzi/e di trovare uno spazio accogliente, dove so-stare per pensare e progettare il proprio futuro;
- Promuovere una condizione di maggior benessere fisico ed emotivo per i minori inseriti in nuclei familiari fragili e favorire l’attivazione delle residuali competenze familiari mediante l’affiancamento di risorse formali ed informali del territorio.
“Spazio incontro” ha previsto momenti di incontro e socializzazione e nel contempo azioni di supporto al percorso scolastico (spazio compiti e doposcuola), e ha voluto essere spazio per promuovere la responsabilità verso sé stessi e verso gli altri e per rompere il cerchio di esperienze pregresse fallimentari o a rischio. Si è offerto anzitutto ai ragazzi la relazione con figure di riferimento autorevoli, in grado di ristabilire l’essenziale rapporto con il limite e con la responsabilità, parallelamente ad uno spazio di ascolto e di accompagnamento per pensare ad un “futuro possibile”. Il progressivo strutturarsi di un legame con gli educatori ha permesso il contenimento di difficoltà, sofferenze, fragilità che hanno accompagnato e accompagnano il percorso di crescita dei ragazzi, in particolare di coloro che si trovano a vivere situazioni di trascuratezza e disagio familiare.
“Spazio incontro” è stata occasione per favorire progressivamente un maggiore senso di appartenenza al gruppo e al progetto, anche grazie alle proposte ricreative, animative e sportive che sono state organizzate all’interno degli incontri. Così come rilevante si è manifestato l’accompagnamento e l’inserimento presso associazioni del territorio, in particolare presso l’Ass. Azzurra di ginnastica artistica per due ragazze, presso gli scout per un ragazzo e presso l’associazione calcio per un altro.
Infatti, particolare attenzione è stata riservata alla scoperta degli interessi individuali di ogni ragazzo per poter favorire l’aggancio e l’inserimento presso le associazioni sportive del territorio, oltre che presso famiglie di appoggio a supporto dell’azione delle famiglie di origine.
Il connubio tra supporto per il recupero delle fragilità espresse a livello scolastico, e attività di incontro e scambio per sviluppare interessi e avvicinarsi e orientarsi all’interno delle proposte ludiche, ricreative, culturali e sportive che il territorio propone, è risultato essere la strategia fondamentale attivata al fine di “guidare e accompagnare” i ragazzi preadolescenti.
Durante le fasi di supporto scolastico è risultato opportuno lavorare suddividendo i minori in gruppi omogenei per età e classe frequentata, agevolando sia il lavoro di supporto degli educatori presenti sia le dinamiche di confronto ed aiuto reciproco tra i minori. Prestando particolare attenzione ai punti di forza di ciascuno dei partecipanti, gli educatori hanno cercato costantemente di intervenire sulle lacune e sulle “fragilità” scolastiche riscontrate, strutturando metodi di studio e di lavoro su misura, atti ad implementare l’autonomia dei ragazzi nonché la capacità di gestione della mole di lavoro, assegnata durante le lezioni scolastiche. Sulla base degli assunti della pedagogia attiva, i minori sono stati sempre posti al centro di ogni azione implementata, quali protagonisti principali nonché costruttori attivi del proprio miglioramento.
Le attività laboratoriali, al contempo, hanno permesso di lavorare sul fronte delle competenze sociali e comunicative dei ragazzi, affinando gli schemi relazionali utilizzati nel rapporto con i pari e con gli adulti, e potenziando sia le capacità di gestione del proprio vissuto sia quelle espressive. Nello specifico, attraverso il percorso di realizzazione di un cortometraggio, è risultato possibile affrontare ed enucleare un vissuto importante, condiviso da tutti i partecipanti, quale il bullismo, mettendone in risalto luci e ombre e delineando possibili strategie di intervento e risoluzione; attraverso la ludoteca attiva e le attività ludiche strutturate, inoltre, è stato possibile sperimentare nuove dinamiche di cooperazione e confronto tra pari, contribuendo allo sviluppo di importanti strumenti relazionali, spendibili nella quotidianità.
Infine per alcuni dei minori coinvolti è stato attivato un percorso di “inserimento” sul territorio, finalizzato alla conoscenza delle realtà sportive ed associative esistenti e all’avvio di un virtuoso percorso “formativo” all’interno di una di queste.
In sede di verifica finale relativa all’anno di attività (gennaio – dicembre 2018) si sono riscontrati i seguenti esiti:
- partecipazione al progetto di 14-15 preadolescenti tra cui 5 segnalati dai servizi sociali della Valle Trompia nel periodo gennaio-giugno e di 20 ragazzi/e tra cui 6/7 segnalati dai servizi sociali nel periodo ottobre-dicembre 2018;
- permanenza nel progetto del 90% dei minori segnalati;
- maggiore adeguatezza e risultati positivi nel percorso scolastico, sia per i ragazzi segnalati dai servizi sociali sia per gli altri. Tutti i ragazzi che hanno frequentato la prima fase del progetto sono stati promossi a giugno 2018.
In sede di verifica con i servizi sociali territoriali per quanto riguarda i minori segnalati si è riscontrato: una buona tenuta e partecipazione agli incontri (assenze inferiori al 10% delle aperture complessive), una discreta riuscita per quanto riguarda la scuola, per alcuni i risultati sono stati buoni, una maggiore capacità di tollerare le frustrazioni senza ricorrere ad agiti, maggiore interesse verso proposte presenti a livello territoriale, discreto livello raggiunto nelle modulazione delle relazioni con i coetanei.