La nostra storia

L’esigenza di concentrare, aggregare e dare spazio alle varie attività caritative, in precedenza variamente distribuite in luoghi diversi e in gruppi diversificati all’interno della Parrocchia dei S.S. Faustino e Giovita in Sarezzo, la necessità di coordinare i volontari impegnati in attività di carità, al fine di integrare in maniera sempre più adeguata le risorse esistenti, l’esigenza di perfezionare e professionalizzare sempre maggiormente l’azione delle persone dedicate al servizio dei poveri e di chi si trova in condizione di disagio, il bisogno di raccordarsi e mettersi in rete con altri servizi sia a livello operativo sia a livello sinergico, in particolare con il Centro Porta Aperta della Caritas diocesana e altri gruppi di volontariato e con i servizi territoriali, hanno portato il Consiglio Pastorale Parrocchiale nel 1999 a promuovere la nascita dell’Associazione, ad avviare i vari passaggi per il riconoscimento e l’iscrizione al registro delle associazioni di volontariato e a pensare successivamente di dare una sede idonea all’attività del Centro di Ascolto operante dapprima in un angusto locale presso l’Oratorio “Gesù Buon Pastore”.

La parrocchia ha siglato nel 2002 con l’Associazione di volontariato Rut un contratto di comodato gratuito per l’utilizzo dei locali siti al primo, al secondo piano e mansarda.

E se dal 2002 ad oggi è stato possibile sviluppare numerose attività e ampliare progressivamente gli interventi a favore delle persone e delle famiglie della comunità saretina lo si deve al prezioso e premuroso contributo di tanti volontari impegnati nei vari settori e nelle varie proposte progettuali.

È a loro che va il ringraziamento sincero e riconoscente non solo dell’Associazione ma soprattutto dell’intera comunità parrocchiale, per il servizio discreto e continuo che hanno saputo offrire per poter rispondere ai bisogni delle persone della parrocchia e dei paesi limitrofi.

E se tante persone, pensionati e giovani, madri e donne, negli anni hanno messo a disposizione in termini di totale gratuità tempo, impegno e dedizione, occorre sottolineare che ad altre esigenze non è stato possibile rispondere proprio per carenza di volontari; per questo rinnoviamo l’invito a tutti a considerare la possibilità di mettersi a disposizione e dedicare del tempo per chi è in condizione di bisogno e di difficoltà.

E un grazie a tutte quelle persone della comunità parrocchiale che in questi anni hanno sostenuto con offerte, erogazioni liberali e con il 5Xmille quanto si è andati a realizzare.

 

Come afferma Papa Francesco “Siamo chiamati a far crescere la cultura della misericordia, basata sulla riscoperta dell’incontro con gli altri: una cultura in cui nessuno guarda all’altro con indifferenza né gira lo sguardo quando vede la sofferenza dei fratelli” (lettera apostolica “Misericordia et misera” ).